Può risultare stupido che una persona associ la propria passione alla sua stessa vita, invece per me è così!
Ho scritto “stupido” perché la mia passione è la boxe, uno sport, una disciplina, è quel “teorema” che mi rende le gambe forti e stabili.
Perché teorema??? Perché alcune condizioni iniziali hanno portato ad una conclusione dimostrabile, ovvero un cambiamento dentro me stesso. Questa filosofia di vita mi ha invaso quotidianamente, giorno dopo giorno sino a diventare uno “STILE DI VITA”.
Tutto questo discorso cosa significa? Che la boxe è stato per me un mezzo per poter crescere sotto tanti aspetti e non solo quello sportivo.
Come canta in una sua canzone il Mitico Vasco: “FACCIAMO DUE COMUNITA’ DIVERSE”. È ciò che penso molte volte guardandomi intorno e ponendomi domande su cosa è giusto o sbagliato in questo mondo. Si, mi sento un po’ così, vedo cose che non capisco, vedo una grossa fetta della società che va avanti accontentandosi dell’esteriorità, percepisco un certo tipo di atmosfera che gira per le città, che non funziona bene e allora questo mi rende “misantropo” (aggettivo a me incollato ed azzeccato per la prima volta in un articolo da una ragazza, che oggi è una cara amica).
Tutto questo nella boxe non fa testo, esiste la supremazia tra un pugile e l’altro durante il match, ma alla base di tutto c’è il rispetto e l’educazione.
La Noble-Art è durissima, ti forgia già a partire dagli allenamenti, perché in questo contesto ti mette alla prova con te stesso……… allenamenti duri e sempre più impegnativi, per portare continuamente il pugile a uno stadio ed una fase migliore, a una evoluzione, e proprio il fatto di volersi mettere in gioco non è da tutti, perché prevede sacrificio, volontà, dedizione e molte rinunce.
Poi……. C’è il ring!!!
Il momento del confronto, il momento in cui ti tremano le gambe perché siete solo tu e l’avversario, perché ti metti alla luce davanti alle persone che assistono al tuo match, non al match di altri ma il tuo………. Ed è il momento in cui dici a tutti: “io sono così, io salgo sul quadrato, io so a cosa vado incontro oggi!!!”.
Poi che vinci, pareggi o perdi poco conta a livello umano, conta ciò che hai fatto, dalla preparazione con il tuo Maestro e con i tuoi compagni, al momento del peso prima del match, alla situazione che si crea poco prima negli spogliatoi prima di salire sotto le luci sino a quando, dopo una SKAZZOTTATA, ci si abbraccia con il nostro ormai non più antagonista facendogli le congratulazioni.
Quindi per questo ‘a colpi di jab….’ un jab alla volta, un passo anche piccolo alla volta per crescere, per non sentire più le mani sudare a freddo e diventare uomo o donna che tu sia!!
E’ il mio “STILE DI VITE”, mi fa star bene e so che è così anche per tanti altri………
N.T.